Linguaggio giuridico chiaro: una grande opportunità per un maggiore accesso al diritto

Come abbiamo già visto in un precedente articolo relativo al legal design, il linguaggio giuridico chiaro sarà uno strumento necessario per gli avvocati e i giuristi che intendono rendere la legge più intelligibile, divulgare il diritto in modo da potenziarne la comprensione e la memorizzazione dei concetti chiave e divulgare i contenuti e le potenzialità dei testi giuridici. L’utilizzo di un linguaggio giuridico chiaro, piaccia o no, sarà in futuro IL fil rouge capace di legare la piena soddisfazione delle aspettative dei consumatori (che agiscano in quanto imprenditori, multinazionali, cittadini) alla piena trasformazione degli esperti di diritto, ai quali il mondo di oggi richiede ad alta voce una nuova visione trasversale e pragmatica delle questioni legali.

di Daisy Boscolo Marchi

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Startup e Ristrutturazione Aziendale: insospettabilmente vicini

Parto dalla definizione di Eric Ries, autore di The Lean Startup: “una startup è un’organizzazione umana concepita per creare nuovi prodotti o servizi in condizioni di estrema incertezza”

di Riadi Piacentini

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M&A – Il marchio è un asset nelle operazioni straordinarie

M&A – Il marchio è un asset nelle operazioni straordinarie

Per un’azienda, il marchio è importante quanto le persone che lavorano per renderlo unico agli occhi dei clienti. Con la registrazione del marchio si diventa legalmente titolari del segno che, fra tutti gli altri, i clienti associano all’azienda. Non solo: registrare il marchio significa acquisirne il diritto esclusivo e, quindi, un forte strumento di tutela per l’azienda in caso di tentativi di contraffazione.

Il marchio è un segno distintivo che permette di identificare univocamente i prodotti o i servizi di una determinata azienda rispetto a tutti gli altri prodotti o servizi dello stesso genere sul mercato.

Il Codice della Proprietà Industriale specifica che tale segno deve essere rappresentabile graficamente, in una qualsiasi forma; ad esempio, la normativa prevede che siano registrabili come marchi anche i suoni (riproducibili su un pentagramma), le combinazioni cromatiche e persino le confezioni, qualora abbiano specifiche caratteristiche distintive (come, ad esempio, le bottiglie di una famosissima marca di bevande analcoliche).

A seconda della sua composizione, il marchio può essere:

  • Denominativo, qualora sia costituito esclusivamente da caratteri alfanumerici;
  • Figurativo, qualora sia costituito esclusivamente da elementi grafici;
  • Complesso, qualora sia costituito da una combinazione di elementi diversi

Il marchio deve, inoltre, essere necessariamente collegato ad una o più classi di prodotti o servizi disponibili (Classificazione Internazionale di Nizza).

Infine, a seconda della strategia, il marchio può essere registrato a livello nazionale, comunitario o internazionale.

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LEGAL DESIGN: SOLO MODA DEL MOMENTO O ELEMENTO DI VALORE?

Da qualche tempo, il legal design interessa i professionisti del settore legale. Una vera e propria tendenza visto che l’argomento viene regolarmente discusso in molti blog, conferenze e nei social networks. Ma questo concetto nuovo per la comunità giuridica, può sembrare non solo vago, ma anche una sorta di “moda passeggera”. Cos’è esattamente il legal design? E quali applicazioni concrete puó avere?

di Daisy Boscolo Marchi

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