Da qualche tempo, il legal design interessa i professionisti del settore legale. Una vera e propria tendenza visto che l’argomento viene regolarmente discusso in molti blog, conferenze e nei social networks. Ma questo concetto nuovo per la comunità giuridica, può sembrare non solo vago, ma anche una sorta di “moda passeggera”. Cos’è esattamente il legal design? E quali applicazioni concrete puó avere?
di Daisy Boscolo Marchi
Cos’è il legal design?
Per darne una definizione semplice, il legal design può essere descritto come una metodologia che dà priorità alle informazioni legali e le rende più accessibili, intelligibili e coinvolgenti attraverso una lettura visiva. Il legal design non sostituisce le leggi, i codici, le procedure, ma ne facilita la lettura e ne mette in evidenza i punti salienti anche grazie all’implementazione di strumenti interattivi. In sostanza, il legal design serve alla divulgazione del diritto, fenomeno che rende il diritto di tutti e per tutti.
Quali strumenti visivi vengono utilizzati per creare una progettazione legale?
Una premessa è necessaria: il legal design non puó e non deve essere ridotto solo a semplici disegni o ad una rappresentazione grafica. Tutto ciò che è grafica non è di per sé design, perché per design dobbiamo intendere un vero e proprio processo di progettazione, una metodologia che necessita di seguire una procedura e determinati step per raggiungere l’obiettivo prefissato. Certo, c’è sempre un imperativo estetico, perché è abbastanza evidente pensare che un design esteticamente non piacevole impedirebbe l’adesione al progetto da parte dei destinatari, vanificando l’essenza stessa del legal design. Un buon (legal) design deve essere quindi accattivante dal punto di vista grafico e facile da capire. Perché il punto di partenza essenziale è quello di soddisfare (e capire) le esigenze dell’utente.
Per rendere digeribili e complicate le informazioni pesanti e complicate, tutti i mezzi sono consentiti nell’ambito del legal design. Non ci sono regole precise e le soluzioni sono tante quante le possibili configurazioni ed esigenze del cliente. Infografica, fumetto, video, il legal design si caratterizza per una grande libertà nella creazione, caratteristica che permette a questa nuova disciplina un’ottima adattabilità alle esigenze dell’azienda e alle aspettative dei propri clienti. Per andare oltre, può essere aggiunta agli strumenti visivi anche l’interattività, per portare diversi gradi di lettura o classificazione delle informazioni. Le informazioni legali non sono più solo un mezzo statico, ma possono diventare un PDF interattivo, un mini-sito o un’applicazione.
Perché usare il legal design?
L’uso del legal design è un vero valore aggiunto per tutti i tipi di aziende. In primo luogo, aumenta significativamente il rapporto di fiducia stabilito con clienti e consumatori. Prestando attenzione alla chiarezza e alla trasparenza delle sue proposte e dei suoi metodi operativi, l’azienda riduce notevolmente il rischio di incomprensioni e contenziosi. Il legal design contribuisce così a migliorare l’immagine dell’azienda agli occhi del cliente e lo incoraggia a sviluppare e consolidare il suo rapporto con essa stessa. Infine, la sensazione di comfort dell’utente ne risulta migliorata: il tono freddo e impersonale dell’informazione legale, il suo contenuto spesso ermetico, si trasforma in un’esperienza piacevole e costruttiva, e il notevole risparmio di tempo offerto dalla “lettura animata” è un innegabile valore aggiunto.
Un nuovo giurista: meno concentrato su se stesso, più aperto agli altri
Per i giuristi e gli avvocati che lavorano a stretto contatto con le aziende risulta evidente notare come il diritto sia considerato spesso come un ostacolo e non come un’opportunità. Per troppo tempo, giuristi e avvocati hanno preso in considerazione solo il loro punto di vista, mentre il mondo di oggi, complesso e dinamico, ci impone l’apertura ad una serie infinita e indeterminata di angolazioni. Quanti clienti non capiscono i contratti redatti dai legali? E se non li capiscono, come potranno mai applicarli? Questo significa che il nostro lavoro può potenzialmente creare ancora più problemi ai nostri clienti. L’approccio alla progettazione giuridica si basa sull’apertura al mondo che avanza e sulla capacità di confrontarsi non solo con il proprio mondo, ma anche con altre prospettive, al fine di coinvolgere in un determinato progetto anche competenze al di fuori del diritto. Gli esperti di diritto lavorano sempre più spesso su tematiche ormai lontane dalla loro comfort zone. Per dialogare e riuscire a lavorare insieme, è necessario tener conto delle esigenze del personale operativo e, quindi, aprirsi ad altri modi di pensare. Un lavoro lungo, ma alla fine certamente più utile dell’effetto ingannevole che spesso ad oggi causa la lettura scoraggiante di clausole infinite e redatte in “giuridichese”. I soggetti e gli ambiti su cui lavorare sono infiniti, se i giuristi sapranno come avvicinare le loro competenze alle nuove domande.
Il legal design: uno strumento per riconciliare le persone e il diritto
Lo avrete capito, il legal design può rivelarsi nei prossimi anni uno strumento prezioso per rendere l’informazione giuridica più accessibile in una società in cui l’individuo è sempre più immerso nella materia giuridica, ma sempre più a corto di tempo per poterne apprezzare i contenuti. Pensiamo a tutti i contratti firmati da aziende e cittadini nell’arco di un anno … quante ore ci vorrebbero per leggere tutti i contenuti legali che ci riguardano prima di firmare ogni singolo contratto, informativa privacy, ecc… ? Il legal design non sostituisce i testi giuridici. Al contrario, questa metodologia crea uno strumento che dovrebbe integrare la legge per facilitarne la lettura e, come mi piace dire tutti i giorni “riconciliare le persone e il diritto”. Malgrado i tanti lati positivi del legal design, è necessario un lavoro minuzioso e attento da parte del giurista per evitare certe deviazioni e, in particolare, una troppo estrema semplificazione: la lettura facilitata e la trasposizione grafica delle informazioni prioritarie non deve permettere che altri punti/clausole secondari/e possano essere fatalmente trascurati.
Si posiziona proprio qui la condizione necessaria per il successo del legal design in futuro: equilibrio perfetto tra esigenza di semplificazione per il cliente/cittadino, competenza tecnica del giurista e l’immaginazione e la trasposizione grafica da parte del designer.