Attraverso le nuove Linee Guida di Confindustria, si introduce la possibilità «di offrire alle imprese che abbiano scelto di adottare un modello di organizzazione e gestione e controllo, una serie di indicazioni e misure essenzialmente tratte dalla pratica aziendale, ritenute astrattamente idonee a rispondere alle esigenze delineate dal decreto 231».
Secondo le Linee Guida, «Data l’ampiezza delle tipologie di enti presenti nella realtà associativa e la varietà di strutture organizzative, non è possibile fornire riferimenti puntuali in tema di Modelli organizzativi e funzionali, se non sul piano metodologico» quindi, considerando la varietà delle strutture di impresa caratterizzate da fattori che le diversificano fra di loro, Confindustria, si limita «a orientare le imprese nella realizzazione di tali modelli, non essendo proponibile la costruzione di casistiche decontestualizzate da applicare direttamente alle singole realtà operative». Pertanto, resta fermo il ruolo chiave delle Linee guida sul piano della idoneità del Modello che sia conforme ad esse, mentre, il giudizio circa la concreta implementazione ed efficace attuazione del modello stesso nella quotidiana attività dell’impresa è rimesso alla libera valutazione del giudice mediante un giudizio sulla conformità e adeguatezza del modello rispetto allo scopo di prevenzione dei reati da esso perseguito.
Mettendo in rilievo che, il modello, non deve rappresentare un adempimento burocratico, una mera apparenza di organizzazione. Esso deve vivere nell’impresa, aderire alle caratteristiche della sua organizzazione, evolversi e cambiare con essa. Il nuovo elaborato suggerisce una riflessione sui rischi che le imprese sono chiamate a gestire a seguito dell’emergenza sanitaria e crisi economica in atto, con focus sul loro rilievo in ambito 231.Le novità introdotte, mantengono inalterate la distinzione delle due parti, parte generale e parte speciale.
Le novità introdotte, riferite alla parte generale, riguardano:
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La disciplina del Whistleblowing;
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Il recepimento delle novità in tema di corruzione (contenute nella legge c.d Spazzacorrotti);
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La valorizzazione di un approccio del Modello integrato alla Compliance Aziendale;
Relativamente alla parte speciale:
di Laura Perrone